Quartine mahleriane (2009)

Un murale a Opatija (Henry Kellner, CC BY-SA 4.0, attraverso Wikimedia Commons)

NOVE QUARTINE
liberamente ispirate all’ascolto delle sinfonie di Gustav Mahler


I. Il titano

L’incessante scoperta
dei tuoi piedi d’argilla
mentre irato precipiti
lungo i fianchi di Crono


II. Risorgerai

Dal martirio affamato
ritornerai alla gloria delle carni.
Sarò lì ad aspettarti.
Non ci saranno giudici


III. Cosa mi raccontano

O Mensch! sapevo il mondo
agitato, non sputa più colori
e occorre rinserrarsi
per potersi confondere


IV. La vita ultraterrena

Santi e beati, in festa,
macellano animali –
almeno in paradiso (ove previsto)
non vorrei ipocrisie


V. Adagietto

Sperai che questo fosse la mia vita:
una sala arredata
nascosta a marce funebri
e fanfare trionfali


VI. «L’unica sesta»*. Finale

Magniloquente grido,
brivido di campane:
ti squarci il petto e nutri
le ombre del futuro


VII. Nachtmusik

La mia notte è da tempo
paravento al sociale
ma il silenzio talora alle tue braccia
riporta, nel tramonto lunare


VIII. I mille

Essere è ormai in-tessere,
l’individuale un lusso.
Da questo coro inFausto
non libera la selva delle idee


IX. A svanire

Germogliamo dal nulla,
nel nulla ci sciogliamo.
In mezzo, gruppo d’archi,
qualche mossa del cuore.


____________

estate 2009
[*secondo la nota definizione di Alban Berg]