[in corso] La presa del palazzo di Śuddhodana

[Articolo originariamente uscito a settembre 2023, aggiornato e rielaborato durante gennaio 2024]

Alle 15:09 del 15 settembre 2023, con la pubblicazione delle FAQ, ha preso vita un mio nuovo esperimento.
Il progetto – all’indirizzo https://lapresa.substack.com – consiste nel pubblicare alcune poesie e prose brevi – una ogni venerdì. Tutto assolutamente e per sempre gratuito per chiunque voglia iscriversi alla newsletter oppure anche solo leggere le poesie sul sito, o ancora ricevere gli aggiornamenti tramite la app Substack (consigliata) o il feed RSS.
Le scritture oggetto dell’esperimento sono del triennio 2017-2019, come la foto al tramonto, che è stata scattata da me a San Silvestro del 2019.

A dicembre del 2023 si erano resi evidenti dei problemi di incompatibilità tra i miei princìpi e il comportamento della piattaforma. Di fronte alla situazione, come ho precisato in loco, avevo sentito il dovere imperativo di “congelare” le uscite settimanali e di mettermi in attesa sine die. Fortunatamente, i primi di gennaio, la situazione si è rimessa al bello e possiamo adesso continuare con cautela, sperabilmente fino alla “puntata” finale.


Di seguito, alcune considerazioni stilate durante la pausa e ancora utili.
A livello metodologico, sono proprio contento del mio esperimento con la poesia dei venerdì pomeriggio. Fondamentalmente per tre motivi, su cui voglio soffermarmi un momento:

1) Il primo motivo è il più importante anche per il futuro, ed è relativo alla procedura scelta, quella della raccolta a puntate, che mi ha portato ogni volta a “mettere sul piedistallo” delle bozze una poesia, e sempre qualche giorno prima del venerdì in cui l’avrei pubblicata. Ciò mi ha naturalmente disposto a cesellare, nei giorni che mi separavano dal venerdì, alcuni passaggi – con la stessa attenzione, secondo me, che ha lo scultore verso l’opera che ha costantemente davanti. Questo modo di procedere, almeno ai miei occhi, ha trasformato versi, che nel 2017 erano poco più che sfoghi, in poesie che avevano molto più senso e peso. L’esperienza, insomma, mi ha convinto che il “metodo sequenziale” di lavorare singolarmente su ogni poesia, per un tempo adeguato, e con la prospettiva (o anche solo fingendo) di farla uscire in solitaria, faccia salire il livello e paghi molto di più rispetto a quanto ti sfugge per forza lavorando su una raccolta in blocco, in termini di “manoscritto” unitario; se dovessi avere altre esperienze di pubblicazione, certamente chiederei a un editore un tempo di editing lungo una settimana a poesia, proprio per applicare (dialogando con eventuali editor) questo modus operandi. Lo consiglierei omnibus.

2) Il secondo motivo, forse il meno importante, è misto di procedura e sostanza: aver scelto di proporre le poesie in “verbose mode”, ossia di abbinare ai versi note in calce piuttosto estese, che ne spiegassero alcuni riferimenti / occasioni / modalità – cercando di stare in equilibrio tra dir niente e dir troppo. Più che altro, qui son stato confortato da mail in cui chi leggeva mi ha confermato che tramite le note si appassionava di più.

3) Infine il terzo motivo è che la piattaforma mi ha messo a disposizione statistiche spettacolari, raffinatissime e di grande aiuto per comprendere quanto di ciò che scrivi venga davvero letto e condiviso. 
Ed è un motivo che ho voluto approfondire. Ora infatti che il 2023 è terminato, posso chiudere le statistiche delle tredici poesie pubblicate lo scorso anno.

Va premesso che il livello di “auto spamming” sui miei media è stato tenuto a fuoco medio: su Facebook, per esempio, ho solo presentato progetto e indice dei contenuti, al massimo qualche story delle prime poesie. Stessa cosa su LinkedIn, X, Blog personale etc. – I venerdì successivi, invece, ho aggiornato settimanalmente solo le story Instagram e soprattutto le note di Substack (per appurare quanto quella comunità fosse ricettiva verso la poesia). In particolare, le story Instagram sono state visualizzate da un buon numero di persone – più che sufficiente per determinare un tasso di conversione sul link alla poesia.
Ciò detto, ecco un resoconto sinottico dell’esperimento: per ognuna delle 13 poesie indico, al primo gennaio ‘24: sottoscrizioni via email; aperture effettive delle stesse; visualizzazioni complessive; clickthrough ai link proposti; like; condivisioni.

Elaborazione con foglio elettronico Google

Il dato più immediato è che si sono iscritte 33 persone, di cui solo un massimo di 18 effettive, cioè che hanno aperto la newsletter o la app (le altre 15 evidentemente avevano avuto prescrizione medica a iscriversi, o si son stufate in corso d’opera). Condivisioni? massimo due, altro dato che testimonia l’orgasmo nel leggermi e voler spargere il verbo, smile.


Niente panico né vergogna per i numeri “diversamente da influencer”. Era quello che volevo sapere. Avevo già scritto altrove che non mi fido dei peana, e che quando esce un nuovo titolo, mio o altrui, mi impongo prudenza, convinto come sono che troppo spesso si compri o si recensisca nuora (poeta) perché suocera (editore nella cui collana vogliamo pubblicare; poeta stess@, se dotat@ di incarichi, o utile in qualsiasi modo) intenda. 
Volevo un dato crudo e veritiero, quanto più possibile aderente al proprium delle mie poesie, avulso da altre logiche – ora ce l’ho e questo dato dice che mi leggono 18 persone. Ed è coerente, sovrapponibile a quello delle/dei 17-18 che a oggi hanno scaricato La montagna pelagica.
Resto ottimista e penso che il disinteresse sia dovuto al fatto che le mie scritture sono ancora qualitativamente insufficienti.
Da questo dato, e soprattutto dai numeri, muovo il mio 2024, rafforzandomi nel proponimento di scrivere in digitale e in maniera autonoma, perché onestamente non vedo come sia possibile il configurarsi di un autentico interesse editoriale nei confronti di chi ha meno lettori (gratis!) dei componenti della propria famiglia allargata. 


Avremo modo di commentare anche i dati della seconda tranche. Grazie a chi mi ha dato fiducia su Substack. In particolare a chi si è abbonat@ agli aggiornamenti del sito.

Buon anno e buone scritture!